Scavalca ancora
muri sconnessi,
io la pedino
ansante
svolto scruto
l'ombra ostinata
si getta in dedali
di vicoli sempre inediti.
Corre s'aggrappa
si slancia
è sovrumana
la sua guida
ma non la scorgo
ancora;
schizza devia
volteggia intenta
ma in un interstizio
di singolare indugio
finalmente...
Ecco, l'ombra corpulenta
appartiene esanime
ad una malattia totalizzante
ad un convulso intreccio
di filamenti eterei,
un grumo fosco
di lamine finissime:
un' idea.