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Anelito

La notte, scrivo versi
pieni di malinconia.
Se il giorno tace il cuore,
il desiderio si leva al tramonto.
Come il vento piega
le cime degli alberi
e strattona i rami,
facendo tremare le foglie
urlando con forza la sua furia,
cosi dilaniano l'anima,
l'eco dell'amore
risuonando fra le misere membra,
e il riverbero delle tue dolci labbra
dando tormento ai miei sensi.
La grandine del dolore
disperde la pace del giorno,
nel silenzio della solitudine
agonizza l'animo
alla bramosia di te.

 

l'autore Bruno Quattrone ha riportato queste note sull'opera

Pubblicata nel sito il 03/10/2009


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3 commenti:

  • Libera Mastropaolo il 22/01/2012 12:28
    Bellissima poesia: triste ma profonda e ben scritta. Molto piaciuta ed apprezzata. Bravo.
  • Anonimo il 20/08/2011 14:41
    dolore sofferenza desiderio... si alternano in una altalenante tormento di sensi... bellissima bruno bravo
  • patrizia chini il 31/07/2011 14:53
    il tormento, il dolore si mescolano in questi versi che urlano la passione per un amore che non c'è... è lontano, è finito... è comunque ancora vivo nell'animo del poeta

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