Nel mentre che la luce si
spoglia dei suoi colori e
il gelo si nasconde dietro
le palpebre delle umani colpe e
i petali di musica riaccendono
il turbinio dei miti;
ecco, tra la nebbia di fango e
tra il silenzio e il tuono,
il canto di Fenice.
Il vento delle Sue ali danzanti
porta brividi d'attesa e
i suoi occhi fanciulleschi
tradiscono uno sguardo già stanco.
Gli Unni sono sempre a un passo da Lei.
La Fenice,
spesso la penso, ma poco la invidio.