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Clessidra

Il mio fiore di luce non riesce a schiudersi
per infondersi carezzevole nelle vie.
Sono stato costruito al freddo
per bere il vino delle rose.

Sono clessidra, di farfalle nello stomaco,
un'incapace capacità d'affetto
che si chiede come prendere corpo tra le sottigliezze.

Devo scrivere i versi più belli del mondo
per far capire che non posso avere passo
fuori dalla saggia e matrigna dolcezza?

Cucire i giorni e scrivere pagine,
come balconi shakespiriani

Sempre illuminando la luce.
Sempre, col mio cuore di bosco.

Io che disegno fiori sulla forca
in ogni riga

con malinconie supportate dalla loro dolcezza.

Io, che sono solo clessidra
di farfalle nello stomaco.

(Tratta da 'Pagine senza bordi'Aletti ed.)

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 28/04/2012 13:45
    Una metaforica CLESSIDRA dove il pathos del sensibile poeta si affaccia, in ogni singolo passaggio, per trasmettere sensazioni di smarrimento, di vuoto e di realizzazione di ciascun recondito bisogno, allo scopo di confinarsi in quell'inafferabile tempo, scandito da un'anima tormentata che, a forma di clessidra, è divenuta il contenitore di ogni sua emozione. Una pubblicazione straordinaria e veramente splendida.

1 commenti:

  • Anonimo il 04/08/2011 11:20
    Importante è avere farfalle nello stomaco anche se non sono durature come vorremmo.
    Ben vengano se lasciano un dolce ricordo. Molto bella.

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