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Il giardino lirico

Ma io son dentro o fuori
questo giardino dove la
luce della luna deve
comunque filtrare?
Appena nascosto da
un graticcio mi sembra
di vedere un canto
quasi immobile...

L'imperiosa quercia ha
una voce di basso profondo
che sgrida gli scogli e il mare
perché vanno troppo di fretta
e bisogna essere distanti oggi
da quel troppo mosso oltre
il promontorio...

Gli ulivi hanno da sempre la voce
delle mie amiche che sanno dare
conforto
nel loro
obliquo
e secolare stare insieme.
Hanno foglie piccole e orecchie lunghe
come le fate che racchiudono

Infine gli aranci
con il loro gattopardesco profumo
d'inverno
sanno cantare una passione demodè
che sembra quasi volerci assolvere
perché questa dopotutto è la funzione
dei giardini
dove regna
l'incanto
del non detto

Cerco negli alberi e nelle foglie
un religioso ascolto
prima della sofferenza
un attimo di attaccamento
per quanto mi sembra
domestico
e appena
rischiarato da una penombra
che appartiene alla bellezza
alla tua bellezza
che ha in questo giardino
la voce della luna.. .

 

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2 commenti:

  • silvia leuzzi il 14/08/2011 00:08
    Ma io son dentro o fuori
    questo giardino dove la
    luce della luna deve
    comunque filtrare?
    Annosa angoscia del poeta che come disse Baudelaire è come l'albatros, ha ali troppo grandi e sulla terra è goffo mentre quando si libra nel cielo esprime tutta la sua bellezza
    questa dopotutto è la funzione
    dei giardini
    dove regna
    l'incanto
    del non detto

    La poesia è dire non dicendo, è sognare con gli occhi vigili, è ascoltare cantando. Bellissima che dire di più
  • Ada Piras il 09/08/2011 14:42
    Molto lirico, molto bella. Bravo

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