Il pollice, sfiora le tue labbra.
L'indice, asciuga la tua lacrima.
Il medio, sfiora la tua guancia.
L'anulare, mi dona il tuo anello.
Il mignolo, si intrecca al tuo come un suggello.
Una poesia che ha la tenerezza e la fragilità dell'infanzia, età preziosa a cui ci riporta un grande e sincero amore, dichiarato espressamente nell'ultimo, bellissimo verso...
È un testo incredibilmente vero con aspetti vivi e sinceri che spingono il lettore che non si tratti solo di un sogno. Mi piace tantissimo.
Sergio
Anonimo il 15/08/2011 06:27
Questo cercare sulla mano elementi espressivi, di sè, danno l'idea - a me - d'una personalità forte e sensibile nello stesso tempo. Un amico dice che una poesia non significa, in realtà, niente se non poesia. Non sono affatto d'accordo, anzi.
Anonimo il 15/08/2011 02:23
senza il (con)suona meglio. ciao Salva.
Anonimo il 15/08/2011 02:21
il senso del tatto è riprodotto in quest'ottima poesia, bravissima Ada con questa Tua poesia determina sentimento. un abbraccio Salva.
Anonimo il 15/08/2011 01:41
Questa mano mi sa che ha delle dita molto lunghe, da buon pianista direi. Comunque le intenzioni sono sublimi. Piaciuta!