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Luglio

primi muggiti di caldo
questa notte
nei fiati di bovini insonni
e il calore del letame
sperpera e assopisce
brevi freschi aliti
in sommossa
contro la torrida stasi.
Luglio tace a molti
le sue intime
avanguardie
di spegnimento e torpore
e solo qualcuno nota
nel rovente avanzare
queste prime foglie
avvizzite e gialle,
già cadute
sull'asfalto molle
ed è il mio
sconforto d'autore
di cose piegate e poi spezzate
che me le fanno notare
in questo puntorio
vedere e sentire
i solitari primi
sospetti d'autunno.
D'intesa col futuro,
vedo bagliori
di ripetenti ritmi
rovistando,
a trafugar presente...

 

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3 commenti:

  • franco picini il 26/09/2011 22:03
    Versi, più che eleganti, raffinati. Cesellati per far provare, a chi li legge, il potente effetto della piena estate, il ruggente mese di luglio. Eppure, nel pieno del fulgore estivo, quando siamo tutti ubriachi di calura e ci illudiamo di una durata illimitata della stagione del Sole, un occhio attento percepisce i nascosti e piccoli segnali della fine. Un puntuale ripetersi della fine, alleata all'intuizione di un futuro che comunque verrà, smorza l'irrazionale onnipotenza abbagliate del presente... perché qualche foglia gialla è già caduta... qualcosa avanza. Poesia splendida per l'emozione che suscita e lo stille con la quale la veicola.
  • niche chessa il 05/09/2011 09:25
    Espresso così autorevolmente, con un contenuto così vicino a ciò che vorrei, questo commento mi fa molto piacere e ti ringrazio tanto Ugo.
  • Ugo Mastrogiovanni il 04/09/2011 18:28
    Versi che dimostrano la forza potentissima che ha la comunicazione di un originale pensiero riferito con un appropriato linguaggio. Il poeta ci rende partecipi di un sentire tutto suo, quello che non possiamo intuire se non con la grazia della sua poesia.

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