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VIII Stazione

Remigare nell'aria senz'ali, navigare
nei porti sciabolati dai fari.
Contro un muro denso di nebbia
sfilano quieti ricordi
come gabbiani fermi sull'acquoa.

Ogni madre nel brusio della luce
culla la voce del figlio,
il barcaiolo abbandona la terra
nel vento impetuoso del mare
e sconfina nel tramonto fatale.

Dietro le sbarre del peccato
il dolore attraversa la vita,
continua il fiume di pianto
il respiro affranto degli ammalati
dei morti insepolti dei corpi sfregiati.

Ti prego basta o Signore
concedi a questa fiumana
il gesto di un pallido fiore.
Un Tuo cenno di consenso.
Non ci serve giustizia
ci serve immenso
un nuovo atto d'amore.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 08/03/2014 07:46
    Molto apprezzata. complimenti.

2 commenti:

  • Anonimo il 13/09/2011 21:34
    sposo il commento di maurizio... complimenti roberto molto bella
  • Maurizio Cortese il 12/09/2011 15:25
    Nel gesto del Cireneo tutta la responsabilità che abbiamo di lenire almeno il dolore, certi che la salvezza non viene da noi; bella l'immagine del peccato come prigione.

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