Siamo solo quel che facciamo?! La nostra vita è nel mangiare, parlare, lavorare? É tutta nei nostri sogni o nei desideri? Forse, ma solo per una semplice parte. C'è, ad una inevitabile distanza da noi, qualcosa da cui vorremmo salvarci e a nulla serve distrarci da essa. Perché essa ritorna e a nulla servono le nostre grida. É così per tante cose. È così per gli aspetti che non ci piacciono di noi, per le nostre paure, per le esperienze inaccettabili e, innanzitutto, per la regina delle indesiderate... la morte.
Lei sì che si sa mantenere a distanza senza farsi mai dimenticare. Forse non è così, ma a me è piaciuto leggere in questo modo la tua bellissima poesia.
Ciao Lau, è una poesia che sento rivolta a te stessa ove le distanze sono tra quello che fai, costretta dalla vita e quella che sei veramente, radiosa e sorridente, profonda e intelligente.
Un abbraccio e un bacio. A presto,
Michelangelo
Lauretta cara,
non c'è molto da dire,è una poesia molto bella, in pochi versi hai detto, raccontato il tuo sentire.
Sempre bravissima
un abbraccio di cuore
Anna.