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Morte e vita

Knecht è morto!
Ha lasciato la Castalia beata,
per percorrere un nuovo spazio,
salire un altro gradino,
come un uccello lascia il suo nido,
e tra le braccia delle fredde acque
un azzurro lago di montagna lo ha accolto.

È morto il sogno di conciliare la storia
dello Spirito e del Mondo,
di portare agli uomini in dono
il gioco delle perle di vetro.

Ma nuota, sia pure invisibile,
lo Spirito del maestro di scuola
tra le gelide acque e nel suo discepolo
rinasce e vive, mentre il sole cocente
rende diafane le cime dei monti.

Knecht è vivo!
Sono io che muoio senza il coraggio per ricominciare.
E vago, vuoto come una fragile bolla di sapone,
in balia di un soffio di vento, pronta a scoppiare.
E si strozza nella gola repressa una gran voglia di pianto,
e mi asciuga negli occhi le lacrime il sole.

Non ho più voglia di sognare un nuovo inizio,
troppo anonimi e piatti sono gli infiniti spazi
che mi si aprono innanzi senza meta.
Cammino a ritroso nel tempo
come valanga di neve che frana sciolta dal sole,
e mi ritrovo bambino a vagire in una culla,
ma non c'è nessuno che mi canta la ninna nanna,
nessuno che mi accarezza,
nessuno che mi stringe tra le braccia tenere
e mi consola.

 

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4 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 14/09/2011 10:19
    Molto piaciuta questa tua tanto bella!
  • Ettore Vita il 13/09/2011 23:31
    Ho scritto questa poesia in un momento molto triste (quello della separazione con mia moglie) dopo aver letto "Il giuoco delle perle di vetro" di Hermann Hesse. Un libro molto bello.
    Avevo veramente bisogno di aiuto.
  • loretta margherita citarei il 13/09/2011 20:59
    originale bella poesia
  • Michelangelo Cervellera il 13/09/2011 20:26
    Penso che ti riferischi al Knecht del folklore tedesco, aiutante di San Nicola, il servo, colui che aiutava a portare i doni (lo deduco dalla seconda strofa), ma al di la del personagggio leggo i tuoi versi impregnati di solitudine che trabocca sino a quasi una richiesta di aiuto.
    La strofa "knecht è vivo..." i è piaciuta molto. Comunque bella la poesia.
    Michelangelo

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