finisce la terra
il mare comincia
non c'è altro che acqua davanti
sull'orizzonte
acqua e silenzio
niente più in là
e niente ancora
Hanno portato via i bagni, smontato le baracche
la sabbia s'arrotola sul vento
e si liscia
delle risate
della musica
un grande soffio di vento è l'autunno -
Sono spariti tutti alle prime brezze
in fretta
portandosi via la loro festa
le loro donne
vite da tartarughe ubriache
senza morte
già cadaveri meravigliosi
starnazzanti.
Sui fili tra i pali
miriadi di uccelli
si richiamano e rincorrono
segnale
della migrazione
E qualche innamorato la sdraia
sulla sabbia più là
cercando di convincerla
a svelarsi
l'acqua di ghiaccio taglia
la sua polvere
gli occhi di chi guarda
abbassiamo il capo
riverenti
stringendoci
planano i gabbiani bianchi
senza un grido.
qui non c'è che terra
la stessa sempre la stessa
prima
la stessa dopo
terra e vento
sui mucchi
sugli spigoli incerti
del tempo.