Vincenzo, bello il tuo commento, piacevole per me il ricordo di Siddharta che imparò l'arte dell'ascolto nell'ultima parte della sua avventura, imparò dal fiume che gli parlava del divenire della vita e dal barcaiolo silenzioso...
Sì il ponte è comunicazione e l'amore ne è l'essenza, ma la comunicazione non è solo messaggio, non solo ascolto, è soprattutto integrazione, comunione, condivisione.
Quando ho scritto questa poesiola ero triste, la mia vita un fallimento, ma il tema trascende in momento particolare.
Spesso i figli lamentano di essere asfissiati dall'amore dei genitori; spesso la relazione si gioca sugli equivoci e sui malintesi, sulla sfiducia (timeo danea ac dona ferentes). Ognuno decodifica i messaggi con i propri schemi mentali, proietta sull'altro il proprio vissuto, i propri peccati... e costruiamo invece che ponti muri di pietra...
Mio figlio scriveva: lancio aeroplanini di carta al di là del muro nel tentativo di comunicare...
Un ponte di comunicazione...è l'essenza della vita... Amare è quel ponte... ma bisogna essere in due... per ritrovarsi nell'Uno...
Molto bella Ettore... quel fiume mi ha fatto pensare a Siddharta... ma era l'ultima tappa del suo viaggio...
Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?". Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. "Si Siddharta" rispose.
"Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l'ombra del passato, neanche l'ombra dell'avvenire?". "Si, questo" disse Siddharta. "E quando l'ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch'essa un fiume, vidi che soltanto ombre, ma nulla di reale, separano il ragazzo Siddharta dall'uomo Siddharta e dal vecchio Siddharta. Anche le precedenti incarnazioni di Siddharta non furono un passato, e la sua morte e il suo ritorno a Brahma non sono un avvenire.
Nulla fu, nulla sarà: tutto è. Tutto ha realtà e presenza". Siddharta parlava con entusiasmo; questa rivelazione l'aveva reso profondamente felice. Oh, non era forse il tempo la sostanza di ogni pena, non era forse il tempo la sostanza di ogni tormento e d'ogni paura, e non sarebbe stato superato e soppresso tutto il male, tutto il dolore del mondo, appena si fosse superato il tempo, appena si fosse trovato il modo di annullare il pensiero del tempo?
-- Hermann Hesse