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[Senza titolo]

A cosa serve
Essere o amare
Se non riesci
A costruire
Un solido ponte
Per comunicare?

E a cosa serve
Percorre il ponte
Che hai costruito
Se nessuno
Ti viene incontro
O sta sull'altra sponda
Ad aspettarti?

Non ti resta
Che specchiarti nel fiume
In cerca della
Tua immagine
Che il vento
Sull'acqua che scorre
Distorce.

 

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3 commenti:

  • Ettore Vita il 18/09/2011 12:18
    Vincenzo, bello il tuo commento, piacevole per me il ricordo di Siddharta che imparò l'arte dell'ascolto nell'ultima parte della sua avventura, imparò dal fiume che gli parlava del divenire della vita e dal barcaiolo silenzioso...
    Sì il ponte è comunicazione e l'amore ne è l'essenza, ma la comunicazione non è solo messaggio, non solo ascolto, è soprattutto integrazione, comunione, condivisione.
    Quando ho scritto questa poesiola ero triste, la mia vita un fallimento, ma il tema trascende in momento particolare.
    Spesso i figli lamentano di essere asfissiati dall'amore dei genitori; spesso la relazione si gioca sugli equivoci e sui malintesi, sulla sfiducia (timeo danea ac dona ferentes). Ognuno decodifica i messaggi con i propri schemi mentali, proietta sull'altro il proprio vissuto, i propri peccati... e costruiamo invece che ponti muri di pietra...
    Mio figlio scriveva: lancio aeroplanini di carta al di là del muro nel tentativo di comunicare...
  • Vincenzo Capitanucci il 18/09/2011 11:32
    Un ponte di comunicazione...è l'essenza della vita... Amare è quel ponte... ma bisogna essere in due... per ritrovarsi nell'Uno...

    Molto bella Ettore... quel fiume mi ha fatto pensare a Siddharta... ma era l'ultima tappa del suo viaggio...

    Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?". Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. "Si Siddharta" rispose.
    "Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l'ombra del passato, neanche l'ombra dell'avvenire?". "Si, questo" disse Siddharta. "E quando l'ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch'essa un fiume, vidi che soltanto ombre, ma nulla di reale, separano il ragazzo Siddharta dall'uomo Siddharta e dal vecchio Siddharta. Anche le precedenti incarnazioni di Siddharta non furono un passato, e la sua morte e il suo ritorno a Brahma non sono un avvenire.
    Nulla fu, nulla sarà: tutto è. Tutto ha realtà e presenza". Siddharta parlava con entusiasmo; questa rivelazione l'aveva reso profondamente felice. Oh, non era forse il tempo la sostanza di ogni pena, non era forse il tempo la sostanza di ogni tormento e d'ogni paura, e non sarebbe stato superato e soppresso tutto il male, tutto il dolore del mondo, appena si fosse superato il tempo, appena si fosse trovato il modo di annullare il pensiero del tempo?
    -- Hermann Hesse
  • Yly il 17/09/2011 18:04
    Molto molto intensa! Bella ma triste come a volte é la vita...

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