Identità prismatica
riflette i toni dei colori
che l' anima inferma può possedere.
Un volto diviso in quarti
creati da percezioni distorte,
malesseri astratti
che prendono forma
di mostri d'argilla.
le mani immobili
non sferrano attacchi,
disarmate, non sanno difendersi.
occhi basiti rimangono inerti
alla presenza del cupo scenario di una vita non viva.
Lucida - mente si stacca dal corpo,
Fiumi di pillole si perdono, inibendo
la parte violenta di me, inducendo
Viaggi di fuga incosciente
In una apparente dimensione
che disconosce le ore del tempo.
Mi arrendo al mio viaggio senza ritorno
Pensando a giorni felici
Quando ero bimbo,
ignaro del mondo,
un bimbo tra tanti
un ragazzino tra la gente
ignorando il mio peggior nemico
la mia stessa mente.