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Mare

E questo tempo che rapido
scorre
trascina con sé speranza e
morte.
Mi porta nel suo letto come
fiume.
Mi culla, mi strapazza, mi
trascina.
Io mi lascio trasportare
dolcemente.
Vorrei fermarmi all'isolotto
verde.
Ma lui corre veloce e non fa
soste.
A sprazzi giunge intanto alle
narici
Un acre inebriante odore di
salsedine.
Ed alle orecchie un fruscio di
onda.
Alzo lo sguardo e sono già alla
foce.
Un azzurro gabbiano mi fa
strada.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • ignazio de michele il 24/01/2014 20:30
    molto belli e ben articolati questi versi che tracciano la strada fino al Mare con l'aiuto di un gabbiano... complimenti!

7 commenti:

  • Anonimo il 08/12/2011 14:25
    Il mare visto come luogo di morte?... dove tutto ha fine?... interessante se e' cosi visto che l'acqua da secoli se non millenni e' vista come simbolo di vita... dove c'era acqua c'era la vita...
  • Ada Piras il 10/11/2011 10:32
    Forse col tempo mi toglierò quel velo di ingenuità
    (o stupiditàche ancora mi porto appresso.
    Complimenti Serenella.
  • Anonimo il 10/11/2011 10:17
    il fiume porta al mare... che bellissima metafora serenella.. molto apprezzata questa tua lirica complimenti... car
  • Giacomo Scimonelli il 02/11/2011 08:17
    condivido ciò che è stato detto prima di me.. aggiungo tanti
  • Bruno Briasco il 13/10/2011 19:59
    Una bella metafora. Complimenti
  • Anonimo il 27/09/2011 13:54
    bellissimo questo cammino verso il mare... meravigliosa metafora...
  • Ada Piras il 19/09/2011 11:11
    Forse l'acqua dolce finirà... resterà solo quella del mare... ma chissà...
    Bella poesia.

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