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Concedetemi l'eutanasia

Cannule e cateteri
innaturali estensioni
di un corpo esausto
alimentano un amore
destinato a morire.

Denso scorre all'interno
liquido incolore
al cuore veicola
un quotidiano vissuto
stemperato nell'abitudine.

In un moto d'orgoglio
strappo di dosso
il groviglio informe
decido di scegliere
di lasciarmi andare.

Libero da vincoli
elevo il mio destino
a dignità nuova
coi rimpianti di un è stato
nell'incertezza di un sarà.

 

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3 commenti:

  • Marcello Caloro il 19/09/2011 19:02
    Beh, credo che quando un amore finisce si dovrebbe avere il coraggio di strapparsi dal corpo ogni appendice di quel che è stato. Più spesso, un amore esausto, è nutrito artificialmente; vuoi per consuetudini cementificate, vuoi per il timore d'affrontare l'ignoto e, non ultimo, l'ingerenza di fattori sociali difficilmente ignorabili. Grazie del vostro interessamento. Ciao. Marcello Caloro.
  • Anonimo il 19/09/2011 11:53
    Oggi come oggi, tra le mille cose proibite, non possiamo neanche più scegliere il nostro modo di morire... È straziante, ma giusta (mi riferisco al componimento...)
  • Anonimo il 18/09/2011 23:41
    Ho sentito un urlo, provenire da lontano. Era questa tua a richiamarmi in postazione per darle dignità e rispetto, con stima
    Nel

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