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Non posso

Non posso,
questa é l'impronta ultima
del mio pensare,
fugace realtà di questo
inferno irreale;
attimo che mi riservo per
comprendere;
alba dell'ultimo sole.
Non so che volto abbia il
destino, non so chi l'abbia
partorito: inverno o pianto,
non so come né quando.
Ma é qui, senza materia e
mi tocca. Tiranno d'ogni
secolo, Universo.
Ed io, ala perduta, vittima
della notte travolgente,
mi sento parte pura del
terrore, del limite umano.
E, insieme a me, la
consapevolezza si sparpaglia
in lacrime di voci, cariche
di chiassoso silenzio.

 

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2 commenti:

  • maria angela carosia il 20/04/2016 17:45
    Concordo pienamente il commento che mi ha preceduta
  • Anonimo il 22/09/2011 10:42
    Luana, ho appena avuto il piacere di leggere questo tuo nuovo componimento, e ne sono rimasta rapita. A parte il messaggio inviato al lettore attraverso di esso, l'assonanza fra le parole e l'armonia dei versi lo rendono un piccolo capolavoro di scrittura. Come ben sai, io ho una particolare predilezione per le parole e per il loro suono, e il suono di questa tua poesia è uno di quelli che si fatica a dimenticare. Come una rosa spogliata dei petali, di cui rimane, visibile a tutti, l'anima chiusa in se stessa.

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