A volte penso a mio padre
ai giorni di vita insieme che ci siamo persi da quando e' andato via
alle cose che non abbiamo fatto in tempo a dirci
ai ti voglio bene scontati e timidi che sono rimasti
in quello spazio interminabile tra la il battito del cuore
e il suono di alcune parole che il cuore chiede di fare uscire
Penso al suono della sua voce
e ad occhi chiusi la percepisco ancora come fosse qui
Poi li apro e lo cerco nei suoi spazi
cerco i suoi passi
l'aria del suo corpo in movimento
quella gestualità pensierosa
e quel fare affabile da giovane con i capelli bianchi
Non c'è eppure lo avverto
perché c'è sempre stato
perché c'era prima di me
perché senza di lui non ci sarei stata mai io
perché qualcosa di me inevitabilmente gli somiglia
perché mi manca e non posso dirglielo
Posso solo pensarlo e capire
solo adesso che non c'è più
quanto sia stato importante per me...
Sarebbe stato troppo facile e scontato
afferrare questo pensiero prima
quando potevo dirglielo ogni giorno
anche se so che lui lo ha sempre saputo
perché e' sempre stato più avanti di me
Lui era avanti... io sono arrivata sempre dopo...
come nel corso naturale delle cose
semplicemente perchè lui era...
mio padre