Ma Sonia mi chiese se Olga
fosse lei l'immortale
tra le fantasie
conosciute d'estate
sui fiumi siberiani...
Strana collera...
Pensò il poeta che Sonia
fosse una ninfa
con un po' di burn out
una ninfa che lavorava
tanto...
Strana collera...
Olga sapeva giocare con i poeti
e sorridere con i marinai
ad Odessa
perché sembrerebbe
che la rivoluzione si fosse fermata lì...
E accarezzava il capo rugoso
di chi vedeva e sentiva
Per essere
liberi si può stare
vicini
sì, ma non molto
e non per troppo...
Per essere immortali
bisogna ascoltare le parole
che si trovano sulla via
della Montagna ad Ovest...
Per essere immortali
bisogna ascoltarle
ma non comprenderle...
E Sonia invece
aveva compreso
anche troppo..
Sapeva Sonia
che non si può sperare
di essere reali quando
tutti lo vogliono
quando tutti chiedono
chi sei?
La poesia deve avere le sue regole...
Ma chiedere di esistere per fare un piacere
agli orsi di collina che tagliano le parole con denti aguzzi
è - sembra - una strada troppo lunga
Strana collera...
Olga sorrise vuotò il calice di vino
e apprezzò il silenzio del poeta
Chi ama sa stare
senza parole
Capisce che gli immortali soffrono
anche se sono senza regole
Strana collera
perché Olga e i poeti hanno il coraggio di giocare
in riva ai fiumi
e ai porti
dove le canzoni
variano nel pitch come rondini
allegre...