Un'aria di calura fusa
impaglia di nuvole il cielo,
un silenzio recluso presago
del tuono spaura il fanciullo
come ombra di ragno sospesa.
Presto sarà pioggia
e farà brago dei fossi.
Sul mare il crosciare
dell'acqua incalzante
affretta del gozzo la gara
e punisce chi tardi rifugia.
La luna contende la notte,
si smorza la voce del vento,
una vela galleggia sgualcita
come fiore reciso
e lenta inabissa.
Lontano la luce del faro
si sfrangia sull'onda,
raccoglie in un fascio
una manciata di stelle
e poi scompare a morire.