L'avorio dei linguaggi
e delle aule intignate
non è liberatorio.
È l'indeterminato
la vera democrazia: il non usare
il segno meno, o l'ombra del diritto
e dir rovescio. Basta una racchetta
per rovinare tutto. L'uguaglianza
è un assoluto equo che non compia
l'errore di nitrire.