Tesse l'anima la goccia
intrisa, tra spore d'anima
e pelle, quel poco piaccia
al minimo giulivo intima
gioia da sognare...
a poco a poco perle di sapere
in quell'inarcar sorrisi fondono
tra labbra amiche, i fiati,
la gioia del sospiri
a ledere bisogni andati...
torme di indecenza in quel possesso
le vite d'altri da piegare
divelte gioie da svellare
il tribolo sovente dignitoso.
Peccano grappoli di gente
tra accordi di cordate di favore
sotto banco...
c'è chi striscia sugli scarti
e chi sguazza da nababbo
e chi di stenti muore!