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Uomini contro

Noi vogliamo una battaglia
Provocata cercata
Scambiarci colpi di daga
Di spada
Vogliamo la carneficina.

Guai a chi attraversa la strada
Ostacola i nostri progetti
Chiede i nostri soldi
Ci sottrae gli amori.

Non ci servono maschere
La faccia di sempre
Ha tinte di guerra
Come Indiani sioux.

Noi siamo uomini
Vogliamo peccare
Predominare
Possibilmente schiacciare.

 

l'autore mariateresa morry ha riportato queste note sull'opera

Questa purtroppo è un altro volto dell'Umanità attuale, stravolta da ogni tipo di prevaricazione, anche interiore. Volevo essere provocatoria...


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0 recensioni:

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11 commenti:

  • mario durante il 05/05/2012 16:50
    Oserei dire contro se stesso. L'uomo combatte contro se stesso con l'aiuto di suo fratello e qui scendiamo nella saga biblica di Caino ed Abele, nella visione egocentrica contrapposta alla condivisione, partecipazione fraterna.
    È la dura realtà scegliere la via più tragica ed immediata, la via del sangue, lavacro della meschinità dell'Io imperante.
    Nasce un quesito in ogni singolo individuo sul senso della vita, sul senso dell'unicità della propria esistenza in relazione con gli altri.
    L'incapacità di noi uomini a rinunciare alla prevaricazione.
  • Anonimo il 05/05/2012 15:31
    molto bella questa poesia e concordo pienamente con i tuoi versi
  • mariateresa morry il 03/02/2012 15:35
    Scusa Grazia, non credo tu abbia capito il significato di questa cosa che ho scritto; questo scritto non è affatto qualunquista ( a parte che ho scritto un commento ai versi per capire che cosa intendevo). Questo scritto caso mai esprime una certa forma di fanatico INDIVIDUALISMO, abbastanza corrente anche se da me esasperato, che non è certo il mio. Direi poi che l'individualista non è affatto un qualunquista, tutt'altro! Anche se ha se stesso come centro di interesse.
  • Grazia Denaro il 03/02/2012 15:05
    Tutto è soggettivo, non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. Nella vita ci sono le persone perbene, i galantuomini, gl'imbroglioni, i bugiardi, i criminali ecc. ecc. Questo tuo scritto esplica un qualunquismo singolare.
  • mauri huis il 26/11/2011 10:30
    bella provocazione. infatti mi fa incazzare, e sai perchè? perchè non trovo giusto confondere l'aggressività con la spietatezza e il bisogno di conquista con la mancanza di moralità. la natura è natura, ma i gentiluomini esistono ancora, anche se sempre meno. e chi vuole predominare e schiacciare un può dirsi veramente Uomo. comunque bella. brava!
  • Anonimo il 14/11/2011 17:43
    Cara Mariateresa, questi uomini contro io li ho sempre combattuti, da uomo... fossi stato una donna sarei stato ugualmente contro gli uomini contro. Ci ho sempre rimesso in prima persona... leggiti Il giorno che decisi di diventare ebreo dimenticando che amavo la poesia... ciaociao, piaciuta assai.
  • Raffaele Arena il 03/11/2011 22:42
    Forte, schietta, realistica e vera. Mi viene non sò per quale associazione dei pochi neuroni attivi in me, il film "Tutta la vita davanti" E gli sberleffi cattivi e feroci che i rappresentanti, guidati da Massimo Ghini, il caposettore responsabile, si fanno tra di loro pur di vendere una macchina in più. Che invenzione la liberalizzazione dei mercati e la libera concorrenza, roba da Nobel per la guerra. Per Adam Simith e company. Certo risultato comunque di come siamo fatti "basicamente" dentro.
  • mariateresa morry il 03/11/2011 19:12
    Ringrazio per i commenti. So che è una poesia dura, la mia e può non piacere. Diciamo che cerco la sfida... Quanto al gusto oratorio, beh mi viene da una certa pratica in tal senso..
  • Ugo Mastrogiovanni il 03/11/2011 19:06
    Questi versi armoniosi e severi mi riportano alla mente l'asserzione di Plauto "Homo hominis lupo". Di certo l'autrice si distingue per il miglior stile e il palese gusto oratorio, necessari e molto indovinato per far poesia di un tema così aspro.
  • loretta margherita citarei il 03/11/2011 18:41
    ma vi sono anche i pacifici, complimenti notevole, sei super
  • Stanislao Mounlisky il 03/11/2011 18:31
    siamo figli di Caino, il dna Abele non l'ha passato a nessuno.
    Brava

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