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Tramonto

Tramonto sui muri alti, muti, ed in quattro,
serrando gelosi un più alto e muto silenzio.
Tramonto di raggi infuocati tra sbarre rossastre di largo e pensoso cancello;
Tramonto d’un sole che bello godettero un giorno i defunti.
Oggi triste e sanguigno s’adagia tra filari di croci
che decoran di morte le marmoree piastre.
Pianto di raggi che crudi quel giorno
su loro si spenser per sempre.
Ora, pentiti e tremanti, con veste di lutto, proiettan le croci:
quasi in quell’ombre rendessero vita e il ricordo.
Sordo richiamo d’una purpurea luc
che trai fronzuti pini guarda crucciata.
Occaso di morte
su funereo manto di bigia terra ch’adornato di larve
cela dal freddo le infinite spoglie d’una vita antica.
(1960)

 

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2 commenti:

  • EKIPS _ il 26/02/2008 01:22
    Opera ammirevole, versi ricchi di sapienza ed eperienza. Non un tramonto qualsiasi, ma luce che si adagia su luoghi di non vita e tristezza. Complimenti.
    Un saluto.

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