Bella donzella
di stella a punte
cinta,
ed in mano
la fiaccola
che vitale
arde;
Libertà
chiamar ti fai;
e da lontano,
sul bastimento
che dallo stivale giunge,
gioia e speranza
dai;
ma quando vicino
si è,
altro non sei,
che un'enorme statua,
insensibile e refrattaria
dell'emigrante pianto.
"La Libertà è una statua, con cura fu innalzata, tentando di nascondere un'America malata...", i Punkreas suonavano questi versi, in un modo rozzo e combattivo, la tua è scritta in una forma più leggera: uno stato dove di libertà c'è solo un monumento francese costruito come ricompensa, segnato dal tempo, dai ricordi e dalle illusioni...