Nel sole del Tuo viso
il mio primo pensiero
è
un sorriso
a scongelare
labbra sfuggite alle notturne ore della notte
imperlate
da un instabile sopravvivere
in bar malfamati di periferie mal sfamate
il sangue
è un fuoco di tortura
trasporta al cuore impurità e ansie deliranti
ancora oggi
si decapitano per una folla di confusi dei
Capretti e Sogni
fra castelli
in cristalli di brina
i vestiti
sono parure
armature di tempi paurosi
Spogliarsi
nello sciogliersi dell'anima
in un mar di ossi geni azzurri
riportando i nostri corpi nudi alla freschezza idratante dell'acqua più pura