fra cupi verdi di profondi burroni
sotto gli intrecci di sterpi e rami
fioriscono dolci ciclamini
sfumati in scala innumere di toni.
Roseo- violacei, verso terra chini,
simil a colui che pensa, chinano gli stami,
su snelli gambi, fra rovi grami
tra l'umidore, mostrano gli inclinati coni.
Inebria le nari il lor profumo agreste
mentre si disfanno
al gelido vento le foreste.
Paion sorriso estremo, dolce inganno
di risorta primavera
ma plumbee nevose tempeste
presto arriveranno
ed il tutto in nulla
al suol travolgeranno.