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Muro di Berlino

Che sapore sfuggente ha
una carrozza chiamata libertà;
lo sferragliare di vecchi tram
intarsia un'epoca di illusioni
disegno sul vetro appannato
l'immagine di un volto sorridente
con quanto delle mie dita
non si è lasciato rattrappire
dal deserto della rassegnazione;
quante lacrime
a cui diedi il permesso di parlare
di urlare,
di riconoscersi vita
ruggiscono sui frammenti di quel muro
il cigolio di vecchie Trabant
che accarezzano Alexander Platz
si scioglie lento nell'ombra,
i padri mai sapranno
ciò che i figli ora vedranno
due sorelle figlie
della stessa stella della storia
Brd e Ddr
figliastri costretti
a viversi figliastri
che si salutavano
istruiti a maledirsi
mentre la porta di Brandeburgo
li baciava con le timide luci della sera.
"Sarà incantevole quel giorno - cantava -
in cui il destino vi farà riassaporare unità
in questa Berlino che scodinzola nella neve
la sua gaiezza
superba ancorchè lieve.
E le gemme che germoglieranno
non più due anime
ma una soltanto possiederanno
dolce Germania che profumi
di fiori che il sole della follia
non ha saputo nè saprà mai scottare.

 

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7 commenti:

  • Anonimo il 17/11/2011 21:26
    Per quanto riguarda la licenza, non preoccuparti, va bene così
  • Anonimo il 17/11/2011 21:19
    Non sono mai stata a Berlino, mi piacerebbe visitarla in tutti i suoi dettagli... Vederla sui libri, mi sembra molto poco. I miei ci sono stati pochi mesi dopo il crollo, si sono portati a casa i pezzi del muro. Emozionante, davvero.
  • cristiano comelli il 17/11/2011 21:08
    Perdonatemi la licenza poetica del verbo scodinzolare che in Italiano, così almeno mi pare, non va impiegato come transitivo. Vabbè, capita. Cordialità.
  • cristiano comelli il 17/11/2011 21:02
    Grazie infinite come sempre, essendo stato a Berlino alcuni mesi fa ed essendomene innamorato (peraltro l'albergo in cui alloggiavo aveva proprio la vista sulla mitica Alexander Platz così magistralmente ricordata dall'impareggiabile Franco Battiato), renderle omaggio con poche riflesioni in versi mi sembrava il minimo che potessi fare. Tifo per Berlino che assapori ora le gioie che purtroppo la storia le ha negato quando ne ha diviso in due l'anima. INtollerabilmente e ignobilmente. Cordialità.
  • Anonimo il 17/11/2011 20:00
    Sembra molto una rivisitazione di Wolf Biermann "Berlin"... Una delle più belle 'Balladen' che hanno segnato la storia della Germania... Al grido di "Wir sind EIN Volk", trovo questa poesia veramente commovente, nonché stupenda. Davvero, bellissima! Questo è il modo migliore per non dimenticare...
  • Ada Piras il 17/11/2011 19:35
    Bella poesia.. complimenti sinceri.
  • loretta margherita citarei il 17/11/2011 19:13
    molto apprezzata complimenti

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