al bar nervosamente
intinge il cornetto
nel cappuccio
poi verso l'altra si rivolge
e senza impaccio
o peli sulla lingua
si perde in enfatiche
parole a sottoliner
l'invidia provata
per la libertà riacquistata
dell'amica.
Ed in men che non si dica
giù a blaterare
i difetti degli uomini e dei mariti,
la sua voglia di scappare
stanca del solito menage
che più l'appaga ne le da più pace
ed i sogni reconditi, mai permessi
e svincolarsi così dai tanti compromessi
che il matrimonio comporta.
L'altra in silenzio
abbassa il viso
abbozzando un semplice sorriso
sussurrandole proclama:
-avessi io un uomo che mi ama
anche pieno di difetto,
tu non sai, amica mia, alla sera
come è freddo il vuoto letto.
Potessi avere io, un uomo
a scocciarmi,
tutti i giorni le scatole a rompermi!-