Ti rendo grazie
volto profumato di rinfrescante mito
divina, carezzevole Afrodite,
perchè
nelle mie incerte e tremanti vene
istillare sapesti
la radice dell'amore
che si fa amore
per negarsi e superarsi
frammento ingovernabile
di una gioventù
che mai intende scendere
dalla giostra di poesie
con cui riuscire a esprimersi.
Mi vedi, ora come sempre
isola di Lesbo
tutta silenzi e morsi di salsedine
per imparare a volere bene
tu stessa mi esortasti
a immergere il mio sguardo
metà lacrime e metà illusioni
negli abissi infuocati del mare
dove un'altra donna
scalpitante per la scoperta
di volersi donare
attendeva i miei versi
o forse soltanto
il mio anelito a tuffarmi
nell'innocenza dei suoi pensieri;
ardo
della bellezza autentica
che ha rinunciato per sempre
alla tentazione di comprimersi
per non sfigurare sul mondo
ebbra dei sentimenti
che il mio tiaso sa ricamare
tra una fanciulla che fugge
e un'altra che di nuovo
si appresta a colonizzarmi il cuore.
Sono Saffo e Saffo resterò
a rendere l'amore
parte inviolabile dell'esistenza mia
proteggendolo per sempre
con delicati versi di poesia.