Italsider,
un cartellino da timbrare fieramente
l'etica del lavoro
come ancella preziosa e luccicante
di una giornata
sudore ma in fondo sempre amore.
È sempre il consueto viaggio
questo cammino
verso la catena di montaggio
ma sempre sarà questa fatica
dolce, incomprimibile amica
con il sapore seducente della farina
del pane che a me e alla mia famiglia
potrò far trovare in cucina.
Lavorare per sè,
è lavorare per la società
è coccolarsi nell'idea inossidabile
che l'ingiustizia scomparirà.
Osservavo sorridente la lanterna
che faceva dondolare la sua luce
sulla pelle indifesa del mare
e il mio respiro intonava
un canto di preghiera
"Genova, proteggerti e difenderti
è il solo modo che conosca,
per poterti ringraziare".
Sognai la fabbrica
verde speranza
la ritrovai
graffiata dal rosso sangue
cercai di essere spada
per riaffermare la legalità
ma il brigatismo mi spezzò la voce
armato della sua sola viltà.
Mi chiamo Guido, Guido Rossa
il mio ricordo ancora ruggisce
dal silenzio della mia fossa
perchè gli operai possano abbracciare
con la gioia della vera,
immacolata libertà
un futuro incandescente
tutto da inventare e amare.