Il mondo cambia, muta in continuazione
portanto con se il vento dell'innovazione.
Ogni cosa è destinata a divenire altro
a maturare o a invecchiare, sino a morire.
Tutto ciò che mi circonda smette di essere
e diventa qualcosa di nuovo, di diverso,
a volte piacevolmente perverso.
Ma indubbiamente parte di un dolore
che mi percuore il cuore
facendolo vibrare,
come corde di una chitarra
incapace di produrre melodie,
da cui sgorgano soltanto
suoni gutturali inudibili.
Il mondo cambia, ogni cosa si perde
e tutto ciò che avevo se n'è andato.
Eppure è ancora qui, accanto a me
io lo vedo, lo posso udire.
Nell'aria, nel mare, nel cielo in tempesta
ed è come se fosse in procinto di urlare,
per chiarire questa sua non esistenza
che lo rende parte di un mondo spettrale.
Il mio mondo, che non è più reale
ma è soltanto un immagine illusoria
in cui i ricordi sono la terra
e le fotografie sono i fiori,
come in un giardino
meraviglioso e al tempo stesso
odioso.
Il mondo cambia, i volti invecchiano.
Alcuni diventano più duri, più freddi
altri semplicemente si riempiono di rughe,
e nulla più si può scorgere
neppure la più flebrile traccia
di quello che prima esisteva
e che ora non è più.
Tutti, tutto, ogni cosa che ho
è destinata a sprofondare
nell'immenso pozzo dell'oblio
perchè sebbene io voglia farlo
mentre tutto intorno a me scorre
mi oppongo involontariamente alla corrente
e l'unico a non cambiare,
sono io.