Madre
sempre ti nascosi
rintanandomi nella mia anima
come una marmotta impaurita
che impalcatura
faceva rima soltanto con paura.
Lassù
dove la morte sorride beffarda
e ti minaccia
bendata e bastarda
i ponteggi ballano
come danzatori pronti al tradimento;
sulla banconota del mio coraggio
e del mio lavorare indefesso
non scrissero che la cifra di cinque euro e mezzo;
soffiava aria
di canto e allegria
in quella sbiadita oscurità triestina
Lorenzo era impaziente
di concedersi, luce di voce tra mille luci
agli abbracci estasiati dei fan;
ma quel cantiere
volle per il mio volere
urlante e malfermo
farmi impigliare nella ragnatele
di un volo
che più non sarebbe stato
volo consapevole
ma solo acre morso di una morte
che mai disegna ritardi
quando decide di giungere troppo presto.
Morire per avere lavorato
lasciare quanto si amava
in un frammento di incompiuto fiato
karate, amici, amore per il mare,
e un futuro che si compiaceva
di lasciarsi da me plasmare.
Il sogno è finito
o forse,
ormai debole e offuscato dal destino
non ebbe la forza
per confessarmi di avermi tradito.
Francesco ero
ragazzo semplice e speciale
cui l'impalcatura ha squarciato per sempre
il velo di un sereno Natale.