Salgono scendono e poi ritornano.
Son battiti ben dettati, dolci al veleno,
sale e mente, mani ben curate borse sempre piene,
tocchi e ritocchi, son piani son alti sono.
Sono.. son loro, freddi cuori,
occhi come lame che tolgono il respiro,
che amano solo il gran dio signor soldo,
che tagliano sereni il passo di un bambino,
son loro che creano e distruggono, loro che..
rivoltono come maniche di camicia, terre su terra,
loro che.. si divertono a dire: siamo consapevoli,
faremo il massimo per garantire futuro e serenità,
e poi.. il giorno dopo, nel freddo di un gran salone,
con tutta la loro consapevolezza, sono là.. pronti già,
a lanciare nuovi giochi di guerra, guerre su guerre,
ancora oggi loro.
E allora ecco che.. sopra e sotto, cielo e terra,
tutto diventa poesia, poesia.. qui poesia là,
poesia loro, poesia noi, poesia che si disperde,
e tutto si perde in canti e incanti, credi e non credi,
ed ecco che.. tutto il mondo.. diventa povero, cattivo,
disperato, e loro.. e allora non può esistere nessuna poesia,
peccato di un'essere.. basterebbe solo un poco, un piccolo
solo pezzo del loro.. per.. per far Poesia, ma i versi son
sempre più sassi freddi fermi, son loro sono tanti,
son tempi.. dove ogni punto..
muore.