Sogni di sapore immobile
chiedono alla luna di esistere,
pèrdono nella luce consistenza di realtà
e vivono paure d’inchiostro nero.
Le stelle stanno a guardare
e come infiniti campanelli
suonano melodie di tristi ricordi;
suona l’eterna musica del mondo
e si scioglie in mille emozioni;
sento battare nel petto
il direttore di quest’orchestra
di suoni e falsità,
mentre ricamate d’ombra
le mie lacrime danzano pigre l’ultimo walzer della tristezza.