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Fanciulli di un dio minore

Smarrito il tuo sorriso,
tu piccola anima dimenticata
porti il fardello dell'altrui
egoismo,
paghi il cinismo dei potenti,
la diffididenza dei ricchi,
l'orchestra mortale
di un mondo parziale,
hanno depredato
la tua fanciullezza,
il tuo gioco e
la tua sopravvivenza,
le urla inudite
dei dolori incompresi,
nella ciotola
il riso
che mangi scarseggia,
nemmeno l'acqua
ti e' concessa,
l'orizzonte cruento
l'acre odore della morte
il fumo della guerra
hanno lenito
la tua anima innocente
il mondo che non volevi
ha tradito i tuoi sogni,
le tue speranze.
Nemmeno il tuo credo
Conforta il tuo futuro.
Quando vedi lo sperpero
Di un coetaneo
Ghiotto di cibo,
mentre senti morsi
e crampi che
frustano il tuo
piccolo ventre,
(buon natale)!!!!!

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Grazia Denaro il 14/02/2012 23:47
    Notevole e sentita introspezione in versi delicati anche per l'argomento trattato che infrange il cuore. La società è indifferente a questi temi cruciali che di giorno in giorno diventano sempre di più. Bella lirica apprezzata!

1 commenti:

  • Rosarita De Martino il 14/12/2012 07:10
    Questa drammatica poesia esprime vicinanza per tutte le sofferenze che l'uomo procura all'altro uomo in un'amara scissione della "famiglia" umana. Purtroppo non si ricorda che Natale è un inno alla vita e alla speranza. Mi unisco alla tua voce poetica con simpatia. Rosarita

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