Boccheggianti Aurore
escono dal sonno
chiedendo ansiose
agli orizzonti delle nostre labbra
d'incontrarsi con la stessa festeggiante gioia
in cui si erano addormentate nel bacio
maestoso e lento
di un nostro tramonto
dipingesti quel giorno i miei occhi abbracciati ai colori vermigli del Tuo corpo posati su una tavolozza del cielo dalla trasparenza dell'oro
scoprendo nella notte nuovi meravigliosi fiori sbocciati sui nostri visi
dal luminoso inseguirle nei nostri sogni come fate divine languide e ammalianti desiderose di essere amate fra stelle d'incantesimi per miglia e miglia di luci dai connotati irreprensibili di rose
iperbolici profumi ci accompagnarono nel sole gaudente di un estivo giardino irradiante di fuochi
lanciato nell'oltre umano sorriso dal nostro sublime estatico Amore