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Tremante in un irrequieta fissità

Disperso...
nell'incapacità di comunicare
un residuo della mente
persiste alla rinfusa.
Sintonia di pensieri,
l'unica possibilità di dialogo,
sguardi muti
fra parole che svaporano
in sorrisi d'intesa.

Tremante...
in un'irrequieta fissità
a combattere contro l'aria
che non riesci più a spostare.
Refrattario il corpo
agli insulti della malattia
che avida proietta la sua ombra
su ogni aspetto dell'esistenza
e svuota la mente
uccidendola solo a lungo andare.

Solo...
sguardo antico
con occhi di bambino
in mano al ticchettio di quell'orologio
che fa sempre più rumore
ma non abbastanza
da coprire il suono assordante
di quella catena stringente
della degenerazione celebrale.

 

l'autore Vilma ha riportato queste note sull'opera

Alzheimer


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9 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 08/01/2012 21:30
    Descrivi in modo raffinato un tema da brivido. Come se fosse una cosa che ti appartiene, spero non tu, ma chi ti è vicino, forse. È una mia sensazione.
    Impressionante per il realismo e il modo in cui hai esposto anche metaforicamente la condizione a cui porta questo flagello.

9 commenti:

  • mauri huis il 11/04/2012 16:05
    Senza la nota non avrei capito. Avresti potuto metterlo come titolo, pur essendo quel verso quasi onomatopeico. Brava come al solito Vilma. Complimenti.
  • Anonimo il 09/01/2012 08:36
    fuori dalà tempo... una malattia che non ha rispetto... che toglie ogni dignità umana... occhi vuoti e spenti persi in una mondo che non esiste...
    molto bella cara vilma... scritta con rispetto e delicatezza... complimenti di cuore
  • Gianni Spadavecchia il 09/01/2012 00:36
    Belle parole per esprimere sentimenti e concetti forti, notte.
  • Vilma il 08/01/2012 22:20
    per rispondere a Raffaele, non mi appartiene, e aggiungerei fortunatamente... ma è un problema che sento molto lavorando in un ambiente di persone malate.
  • loretta margherita citarei il 08/01/2012 19:38
    un'ottima poesia mi complimento
  • Alessandro il 08/01/2012 15:06
    Modo diretto e originale di trattare una malattia mostruosa che devasta corpo e mente.
  • senzamaninbicicletta il 08/01/2012 10:13
    L'autrice sa esprimere profondamente il "ticchettio di quell'orologio..." con estrema serietà e poeticità. Brava
  • karen tognini il 08/01/2012 09:50
    Molto bella Vilma.. un argomento che fa stringere il cuore...
    brava...
  • Vilma il 08/01/2012 09:34
    Alzheimer... processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale. La sua ampia e crescente diffusione, l'assenza di una valida terapia, e gli enormi impatti in termini di risorse necessarie (emotive, organizzative ed economiche) che ricadono sui familiari dei malati, la rendono una delle patologie a più grave impatto sociale del mondo.

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