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Sinestesia delle strade, dei giorni

il sole che sorge sullo specchio
mi scorre nelle vene
e sfida sempre il mio nome a seguirlo.


è come voler guardare un grande lago immenso al mattino presto
ma sentirlo tirarti il cuore
e chiamarlo con sè verso il centro.



come due ombre che si fondono, si confondono
in silenzio,
reale e antico come un gattino che gioca
con un filo,
un granchio che risale la sabbia.


Li,
dove tutti i sentieri convergono
e il tempo si annulla,
si ferma, mentre fuori comincia a nevicare,
inizi.

una rondine dice:
non c'è sale nei ruscelli.

Ma Cazzo!

è già l'alba e io non voglio
ancora tornare a casa.

 

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1 recensioni:

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  • STEFANO ROSSI il 14/01/2012 22:07
    Por** p****** che bomba di poesia!!!!! questo è quanto! mi ha fatto impazzire specialmente il finale, davvero complimenti...

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