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Amore gravitazionale

il fattore k dei nostri figli
moltiplica
la differenza tra me e te

- enti della stessa formula -

inversamente proporzionale
al quadrato della distanza
che gradualmente aumenta

- nell'incognita del tempo -

indirettamente proporzionale
l'ossimoro della gravità
con la sua leggerezza
scema anche il dolore

 

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9 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 21/01/2012 17:39
    una deduzione logica che ci apre gli occhi su chi siamo e perchè ci rapportiamo agli altri
  • Don Pompeo Mongiello il 20/01/2012 14:36
    Una dimostrazione geometrica dell'Io, del tu e gli altri, che pecca non fa.

9 commenti:

  • Anonimo il 21/01/2012 17:38
    molto vera questa poesie e anche molto bella
  • Anna G. Mormina il 21/01/2012 17:37
    ... e, "l'ossimoro della gravità, con la sua leggerezza, scema anche il dolore"...
    ... è una ruota che gira, SENZAMANI, ... genitori e figli non ci si capisce a volte, ma ci si ama, sempre... bella, complimenti!
  • Gianni Spadavecchia il 21/01/2012 08:16
    Simpatica e che fa ragionare^^
  • Dolce Sorriso il 20/01/2012 21:18
    in matematica non ci ho mai capito nulla... ma questa poesia è nitida e pulita... bravo!
  • - Giama - il 20/01/2012 17:56
    io una volta ho provato ad applicare il principio di Archimede all'amore, una prova divertente...
    ma qui c'è molto di più, molte più variabili dipendenti dall'emozioni che solo la vita può dare,
    e poi c'è quel fattore k che da variabile diviene una costante, cambiano i coefficienti di calibrazione che gli anni, la nostra storia e il nostro futuro definiscono nel tempo...

    bravissimo e orginale!

    ciao ciao
  • karen tognini il 20/01/2012 14:39
    Bellissima.. la matematica non è il mio forte.. ma il fattore K... mi incuriosisce...

    Comunque bella Mani'.. la distanza da un figlio crea dolore... specie quella forzata o psicologica...
  • Anonimo il 20/01/2012 14:31
    Leggendola bene è tremendamente triste. L'inizio di tutto è la fine di tutto il resto. Ma sbagliarmi posso.
  • Alessandro il 20/01/2012 14:02
    Amore coniugale e genitoriale spiegato in matematica... apprezzata.
  • stella luce il 20/01/2012 13:20
    troppa matematica in questi versi... di certo è che i figli hanno in loro un po' di "me" e un po' di "te"... fortuna vuole che ogniuno di loro abbia un fattore k che li rende unici e come spesso dico spero che prendano il meglio sia di "me" che di "te"

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