... e, "l'ossimoro della gravità, con la sua leggerezza, scema anche il dolore"...
... è una ruota che gira, SENZAMANI, ... genitori e figli non ci si capisce a volte, ma ci si ama, sempre... bella, complimenti!
io una volta ho provato ad applicare il principio di Archimede all'amore, una prova divertente...
ma qui c'è molto di più, molte più variabili dipendenti dall'emozioni che solo la vita può dare,
e poi c'è quel fattore k che da variabile diviene una costante, cambiano i coefficienti di calibrazione che gli anni, la nostra storia e il nostro futuro definiscono nel tempo...
troppa matematica in questi versi... di certo è che i figli hanno in loro un po' di "me" e un po' di "te"... fortuna vuole che ogniuno di loro abbia un fattore k che li rende unici e come spesso dico spero che prendano il meglio sia di "me" che di "te"