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Tedio

dal paludoso sonno
emergo
e dinanzi si delinea
distentendosi
la riva piatta, nebulosa
desolata
di un nuovo giorno da vivere.

È vita la mia?
Ricalcare ogni giorno
un sentiero già tracciato,

con il peso dei doveri
sulla schiena...

lavoro, casa, casa, lavoro
vita sociale zero
se non quei sporadici momenti
d'interazione con virtuali amici.

Anonima tra la folla anonima camminare
non una persona amica con cui parlare,
coinvolta in una realtà provinciale

di gente superficiale
sempre pronta al giudizio
a cui abbinare
il vecchio detto-fidarsi è bene
non fidarsi è meglio.-

In discorsi insulsi persa,
sguazzano nel vociare intenso
del pettegolezzo...

persone
con la zappa in mano a curare
il proprio orticello,
struzzi con la testa nella sabbia
preferiscono ignorare
nutrire e salvare l'apparenza
anzichè esser vive.

Desiderio immenso
di ritornare
al paludoso sonno,
nelle sabbie mobili del nulla
sprofondare,

se non fosse
per quel piccolo raggio di sole,
che filtrando dalla persiana
squarcia le nuvole della disperazione
incoraggiandomi...
e nella mia Pasqua quotidiana
risorgo e vivo.

 

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3 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 25/01/2012 22:55
    Nel finale c'e' un gran riscatto emotivo. Inizialmente siamo di fronte a un senso di stanchezza che viene espresso in modo delizioso. L'affondare nelle sabbie mobili. E agli amici virtuali io non credo. Le amicizie vere si contan sulle punte delle dita, se abbiamo ancora le dita capace di muoversi. Ciò che ci unisce virtualmente è la sensibilità, ma in fondo non ci conosciamo, e talvolta ci comportiamo come compaesani, con sorrisi stereotipati. Bellissima rifelssione, e importante il riscatto finale, meno male l'arrivo del raggio di sole. Grande maestria.
  • Gianni Spadavecchia il 25/01/2012 16:21
    Risorge e vive la poetessa che ci da lezioni di poesia con una splendida composizione che tratta della sua oramai noiosa routine. Ma ogni giorno è un nuovo rinascere.
  • Anonimo il 25/01/2012 11:48
    Margherita, trovo questi versi lo specchio della mia anima...

14 commenti:

  • - Giama - il 25/01/2012 23:01
    bellissima e basta!
    alla domanda che ti poni, io rispondo SI!
    il tuo amico vero, nel virtuale, ti abbraccia lor!
  • Salvatore Maucieri il 25/01/2012 21:42
    Bella poesia Loretta. Complimenti. Ciaoooooo
  • mauri huis il 25/01/2012 21:40
    Momentaccio. Sofferenza intensa che ogni giorno implica catarsi, rigenerazione o, come meglio dici tu: resurrezione. Tenere duro, passerà. Ps: sostituire quei con quegli sporadici momenti. A presto cara amica.
  • cesare righi il 25/01/2012 21:09
    Attimi di vita. Non ha bisogno di commenti
    Brava
  • cris il 25/01/2012 21:09
    analisi sincera e leale di una quotidianetà comune che spinge a non mollare... tutto ciò ci spinge anche a scrivere belle riflessioni
    brava...
  • rosaria esposito il 25/01/2012 20:49
    mi aggiungo a te... virtuale sorella... aggrappiamoci a quel piccolo, pallido, tiepido raggio... di SOLE!
  • vincent corbo il 25/01/2012 19:11
    Gli amici virtuali, comunque, sono tutti intorno a te. E poi tanto virtuali non siamo.
  • mariateresa morry il 25/01/2012 18:11
    I versi descrivono una quotidianità diffusa e certo molto comune. Interessante quel " vita sociale zero"... quale potrebbe essere poi la " vita sociale" e soprattutto con chi? visto il panorama descritto? Potremmo Lory anche pensare ( e sperare) di essere diverso, quindi nessun paludoso sonno o desiderio del nulla... ci sarà ben un modo per far trapelare la propria personalità, no? L? idea e il concetto della Pasqua quotidiana è quello cui bisogna mirare... mi è piaciuta ma auspico un maggior ottimismo!
  • stella luce il 25/01/2012 17:00
    quanta tristezza in questi versi... ma è bello che il tuo raggio di sole di faccia mantenere nel cuore una speranza di vita...
  • Alessandro il 25/01/2012 14:38
    Il desiderio di un sonno eterno contrastato sul filo del rasoio da un piccolo raggio di luce... un breve sorriso nel buio. Davvero apprezzata.
  • marco moresco il 25/01/2012 10:43
    sento qualcosa di sacrificale, quasi una tensione mistica, per cui si dovrebbe forse parlare di teDio, sdrammatizzo non volermene, rimane importante la speranza, benzina superverde delle nostre vite, ciao
  • Anna Rossi il 25/01/2012 10:13
    una attenta, lucida analisi tutta al femminile di un faticoso cammino che ci porta sempre più lontano dal nostro desiderio di voler essere altro rispetto a quello che in realtà siamo. è un sentimento diffuso nell'universo femminile (casa lavoro, lavoro casa) che dovrebbe accomunarci e forse, avvicinarci di più. molto brava nel cogliere gli elementi essenziali di un malessere diffuso ma che ciascuno sente solo come proprio, in realtà siamo tutti così soli e lontani.. da noi. Complimenti loretta. la tua poesia è vita mentre in giro.. c'è tanto banale, scontato, melenso, quotidiano, vuoto ciarlare pseudopoetico..
  • Vilma il 25/01/2012 10:09
    c'è sempre una via d'uscita è che a volte non la vediamo... o non vogliamo vederla. Poesia molto apprezzata
  • gina il 25/01/2012 09:29
    Luce che filtra dalla persiana, speranza che si affaccia nel buio... molto bella!
    C'è sempre qualche goccia di luce se solo sappiamo guardare...

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