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Vaticano

Non contornarti borioso
del gelo impenetrabile delle tue mura
perchè l'anima celata in mille anime
di pellegrini senza nome
ammantati di un'unica grande fede,
non ti possa davvero leggere;
quante volte la storia
ti invitò a salire
sulla carrozza di lacerante seduzione,
di una mondanità tentatrice
racchiusa in ragnatele di rame
di prebende, arrivismi e denaro,
e quante volte scorgesti gemere
serrando occhi che più non erano occhi,
il canto luccicante e prostrato
della vera, avvolgente missione pastorale?
Ruggisce indomito
il grido ancestrale del Savonarola,
quel fuoco in cui lo inghiottisti,
è lo stesso, serpente millenario,
cui concedi di morderti lo spirito;
ma io lo so,
l'ho sempre saputo
che la cupola da cui inviolabile si irradia,
la parola di una robusta cristianità
ti sanno far riscoprire
povero tra i poveri,
sì, avverto in me
come il balenare di una preghiera
ricolma dei baci dell'incenso,
che i fasti artistici incontaminati
che viaggiano su intenzioni mature di colori
tra i gorgheggi di pennello
della cappella sistina,
non riusciranno mai a spezzare
la tua dolce obbedienza al Vangelo;
oh Vaticano,
che troneggi
tra gli omaggi divini
di terzine dantesche
e pagine intarsiate
di carezzevoli encicliche,
fà che il faro con cui addestri la fede
a incunearsi nei meandri inesplorati del mondo,
non resti mai orfano della sua luce,
trapassa con la spada dell'amore,
ogni germe ignobile e traditore
di pedofilia insanamente taciuta e protetta;
e voi, porporati
scacciare sappiate per sempre,
i soldati del luridume terreno
che il vostro desiderio di gerarchia
induce a tuonare
più del rifulgere della vostra missione.
E allora
allora soltanto
Chiesa vorrà dire preghiera,
allora soltanto,
quel tabernacolo
che a voi stessi rende presenti,
il senso incandescente
del vostro terreno peregrinare,
sarà scintillio vivido
di un cielo di Paradiso
in cui il mondo potrà giocare
senza farsi male.

 

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3 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 28/01/2012 18:35
    la Tua Poesia è bellissima Cristiano... non resti mai orfano della sua luce... mah... sai quando muore il Maestro... tutto di degrada... io credo di più nell'uomo che ha vissuto una esperienza diretta di Dio... più che ha uno tramanda la Sua Parola.. in modo statico... e con una enorme struttura dietro da mantenere e da difendere...è lo Spirito che rende viva la Lettera.. e questo come Poeti lo sappiamo bene...
    ho visto come hanno trattato Padre Pio... un Santo non è ben accetto dalla Chiesa... sembra che gli rubi la fonte... li apprezza solo quando sono morti..
    nella parola Chiesa.. leggo questo... Chi è sa... e la parola giusta come hai detto Tu è spogliarsi... come San Francesco...
  • cristiano comelli il 27/01/2012 21:23
    Grazie come di consueto per la sua attestazione di stima umana e artistica. Sono dell'opinione che il Vaticano e la chiesa riuscirebbero ad avvicinare di più la gente se si lasciassero "spogliare", ovvero, esplorare di più; certo, purtroppo Vaticano, e alcune pregevoli pubblicazioni lo provano in modo inconfutabile, è anche sinonimo di corruzione e arrivismo, talora, ma quando guardo al crocifisso comprendo che quella "logica" non prevarrà. Credo in Dio e nel potere di redimere l'umanità da tutti i peccati, anche e ovviamente quelli perpetrati tra le mura di santa romana chiesa. Cordialità.
  • loretta margherita citarei il 27/01/2012 19:54
    ho letto attentamente e condivido il monito lanciato a ritornare all'origine del vangelo, cosa che purtroppo non si constata nella chiesa oggi, troppi i denari troppi gli interessi politici, personalmente quando visitai san pietro qualche anno fa per omaggiare la tomba di giovanni paolo II, ebbi un senso di malessere, in quanto si celebrava la messa, in mezzo a un vociare di gente di ogni nazionalità, intenta a visitare i monumenti all'interno, mi è tornata in mente la parabola di Gesù nel tempio, quando constatò che esso era un mercato, complimenti signor comelli, alla sua bravura.

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