La notte affonda nel nero
-scrivo in silenzio senza usare parole-
Nulla distinguo fuori dai vetri
i lampioni sono spenti
è la seconda metà della notte, la più cupa.
Taglienti si fanno i ricordi
resuscito giorni e notti, posti e cose,
sospetto che sia pericoloso ma continuo a farlo.
I pensieri scarcerati si sentono liberi di assalirmi
di costringermi a pensarti,
corrono... corrono
mi assalgono
mi si buttano addosso.
Difendermi vorrei, ma ho voce sottile
appena un sussurro spaventato.
Mentre flebile luce inclina sul tavolo
batto incerta su tastiera di freddo schermo.
Parole si sfaldano sotto le dita
sono unghie fragili da limare e lucidare.
Sono le prime luci dell'alba
ed io timidamente
mi dissolvo... in silenzio