E poi arrivava lei
capricciosa, volubile
calda stendeva una coperta
colorata sui prati,
accendeva la luce
e a piedi nudi accarezzava
i sogni delle colline
ancora addormentate
sceglieva gli abiti
di diversi colori
spandeva profumi e amori
restavo ad osservarla
ad aspettare un suo invito
la stessa voglia di ieri
con i rimpianti ed i ricordi
di acque di sorgente
alla foce del mio viaggio
attingo ancora i suoi colori
con l'illusione dei fiori
TI ASPETTO PRIMAVERA