Caro Vincenzo, vedo che impieghi molto, e a ragione, l'immagine della luce per esprimere la compiuta bellezza della realtà. In effetti la poesia ben si attaglia all'immagine di una luce che fende il buio di una realtà altrimenti destinata a scorrerci addosso come acqua sul marmo. La considero tuttavia una luce derivata da una luce originaria interiore quale indubbiamente è la tua di sempre vivido bagliore. Forse noi e la poesia siamo un incontro di luci, nel senso che la nostra luce ha bisogno di una modalità per emergere appieno mentre la poesia le offre lo strumento per rendersi luce visibile. Il braccio e la mente, diciamo, va. Cordialità.
Qui, oltre alla poesia, c'è tutta la magia che si manifesta nelle tue parole...
sogni nel cuore!
Grande Vincenzo!
Anonimo il 07/02/2012 19:52
Sì sì e ancora sì...è proprio così che la penso... ho scritto una cosa che assomiglia a questa, Vincenzo, in un altro modo... ma il succo è quello. Un bel giorno la pubblico... mezzo raccontoi mezza poesia. ciaociao... e sogni d'oro.