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Un po' trascurato

Non è per la comodità o il diletto
che debbo riacquisir l'umano aspetto:
così i vicini potrei spaventare,
la vecchia che va a messa orripilare.

Il naso rosso, l'occhio un po' bruciato.
In bocca, figlio son d'un drago alato.
L'ascella intraprendente e un po' odorosa,
la barba folta come selva ombrosa.

Sul corpo, si diverton folti crini
a rendermi un tappeto per camini.
Mi manca, per finire il personaggio,
la clava di Neanderthalian retaggio.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 09/02/2012 15:53
    intrigante! È un piacere seguire i "virtuosismi" di questa poesia!

4 commenti:

  • Vincenza il 17/02/2012 15:25
    a volte ci si sente e ci si vede nella maniera in cui crediamo di essere ma la vera essenza di noi stessi ci rimane nell'oblio in attesa di emergere... quando? Concordo è intrigante
  • Don Pompeo Mongiello il 09/02/2012 13:49
    Un bel gioco di parole racchiuse in versi sofisticati e belli!
  • karen tognini il 08/02/2012 08:03
    Sei bravissimo Alessandro... ma come fai?...
    grande poeta in tutti i sensi...
  • Anonimo il 07/02/2012 19:23
    Sofisticta poesia. Sei veramente bravo, con le parole

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