Pensieri
dell'indissolubile spartito esistenziale
di questo notturno, tinteggiato
di neon e fuochi di bivacchi d'anime perse
parlano
mi rammentano di voci e respiri affannosi
fra cassonetti stracolmi di cartastraccia e spazzatura
umana
fiocchi d'acqua salmastra attenuano
effluvi stantii di escrementi, chiazze d'urina e -bianche-
ancora calde d'umana schiavitù
cani neri azzannano le ormai insensibili carni
illuminate dalla Bianca Signora che entra a grandi passi
fra le pieghe confuse di questo sottocittà
fra le pieghe, di banconote per un mercato senza fine
piegata, in attesa
forse, dell'ultima notte.