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Paolo Conte

La grigia strada scorre veloce sotto di me,
l'azzurro display della mia Sony cerca a caso nell'aria,
quando una sax mi colpisce, e la Sua voce roca mi parla,
cantando.
Paolo, buonasera, anche tu qui?
Accompagnami un pezzo di strada, e raccontami...
Fammi capire??... cosa è per te l'amore?
È un fugace e violento incontro? Una lunga strada assieme?
Con la tua voce, maestro di note e di perchè
mi dici "ascoltami e capirai!"
Il sax si unisce al piano, le luci mi vengono incontro
Il telefono vibra. Piccola, stasera mi hai pensato.
Ed io, qui con il mio amico Paolo,
parliamo di te.

 

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6 commenti:

  • rosanna gazzaniga il 15/02/2012 12:22
    Domande e risposte evocate dalla malinconia di un sax! Incantevole poesia!
  • anna il 12/02/2012 21:28
    intrigante. semplice e toccante... come Paolo Conte
  • Anonimo il 12/02/2012 05:45
    Non si può veramente capire la poesia senza Paolo Conte nel cuore. Io lo adoro.. e la poesia me lo riporta come lo conosco. È stato un piacere trovarlo in una poesia..
  • alta marea il 11/02/2012 23:14
    Dopo il commento della Morry, come si fa a scrivere? ha detto tutto lei bel pezzo Easton...
  • EASTON il 11/02/2012 23:06
    Grazie Mariateresa, come si fa a non sognare sentendo il Maestro. Non semplice, da palati fini, come il rhum con il cioccolato. Hai colto il senso del pezzo.
  • mariateresa morry il 11/02/2012 22:47
    Mi piace molto questo tuo modo di descrivere l'incontro con il sax, un vecchio amico, il ricordo di un amore... con molta non chalance, disincanto ma non cinismo... un velo di rimpianto... solo da un certa età in poi si può scrivere così. Il grande pregio della maturità...

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