Non chiedermi chi sono splendente
stella nei miei sogni viva.
Armonioso canto le parole
plasmate dal cuore di essenze
sfuggenti verità abbandonate
dette non ascoltate nelle vesti
miserabili di uomo forte
che poggia le sue azioni
sulla fronte parlando con dolore
intenso mani tese timorose
mendicando perdono sono io
questo forse soffio di vento
tra le anime pie indulgenti
nel volgere le mie energie
nel prezioso calice nascosto
dell'essere quindi allievo
vostro o preda debole che carne
desidera coperta dalla seta
nuda di piacere appagata.