Ignoto navigare tra tortuosi retroscena.
Opachi sensi peccano di esperienza
zoppicando incerti.
Dal basso dei miei più umani sentimenti
riscopro la necessità di non voler più tutelare la mia diversità,
di voler somigliare a chi non si lascia suggestionare dalla purezza
della pioggia che cade, di sentir quasi l'esigenza
d'essere un'anima ignorante che si disperde
tra corpi privi d'occhi e passi nati certi
che affondano nell'orma scavata d'altrui piedi.
bramo la nettezza del confine,
la rigidità della nota che perde armonia
se non adagiata sulla linea
continua del suo pentagramma,
L'abbandono di questa mia fragilità
che conta, di giorno in giorno la sua dura sofferenza.