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IL PARADISO PERDUTO

Il giorno in cui
lei si fa tentare,
facendo a lui quella mela mangiare.
Come se in quel favoloso paesaggio,
non ci fosse altro in assaggio.

Mai come quel di',
il solco tra cielo e terra
fu piu'profondo.

Non piu'verdi e piene di frutta vallate,
ma campi incolti e deserto tutto intorno,
freddo di notte,
caldo di giorno.

Per mangiare si incomincio' a cacciare,
mai più notti
eternamente sicure, asciutte e serene,
per difendersi da ogni male
in un'umida caverna si dovette abitare.

Tutto cio'che era gratuitamente
ben servito,
ora con unghie e denti acquisito.

Senza parlare del dolor di doglie,
che da allora e' toccato a ogni moglie.
Al sangue e sudore,
che per coltivare
sputa il piantatore.
Che da allora in poi,
si deve lavorare
per poter tutto comprare.

Tutto questo
grazie a due pazzi,
potevamo essere ingenui,
liberi come farfalle,
senza riempir
di lacrime la valle.

Avremmo potuto essere
sempre e solo in due,
tu e io,
io e tu,
sempre belli
come in gioventu'.

Certo pero'
c'e' da dire una cosa,
stare in benessere
per sempre in quel paradiso
tu e io,
dove la vita ogni giorno,
non avendo nulla da fare,
si riposa,
dove non ci sarebbe niente da dire,
e niente da sognare,
per quanto mi piaccia
sempre mangiare,
senza conoscer nessun peccato
neanche quello che ci ha generato,
PORCO BOIA!
CHE NOIA CHE BARBA... CHE BARBA CHE NOIA!

 

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5 commenti:

  • Maurizio Triolo il 20/06/2007 20:03
    Carina e leggera ma allo stesso tempo ricca di contenuti... originale, brava.
  • Claudio Amicucci il 13/06/2007 01:34
    Divertente! E simpatica.
  • celeste il 12/06/2007 21:49
    concordo, simpatica e realista
  • roberto mestrone il 12/06/2007 16:51
    LORY...!
    Oggi sei mitica!
    Non pensavo si riuscisse in una sola, allegra poesia radunare Adamo, Eva, notte, giorno, cielo e terra, contadini e... dulcis in fondo... Sandra Mondaini!
    Le strofe finali sono condite di simpaticissima ironìa!
    Buona la ricerca della rima.
    Bravissima Lory!
    Ro

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